Angela è una di quelle attrici che come regista mi inquietano, silenziosa, seria, severa. All’inizio non capisci se ama ciò che le stai chiedendo di fare o se pensa che sia una porcheria. Poi, piano piano capisci che il suo riserbo e silenzio le servono per sopravvivere, perché è completamente dentro a ciò che fa con tutto il rischio della sofferenza che ciò comporta. Angela ha il raro dono di essere sulla scena e non di apparire, è quella che in gergo chiamiamo bestia da palcoscenico.
Enzo Toma
regista