Penso al primo incontro. Occhi chiari, inquietanti, intelligenti, sensibilissimi. Quegli occhi che leggono oltre la realtà, con un acume non ordinario, tra ironia e dramma interiore.
Angela De Gaetano colpisce e penetra in modo determinante nella nostra vita materana da quel lontano 2015.
Poi la disciplina, la fierezza, l’onore, le lacrime trattenute per l’emozione, la grandissima umanità che trasfonde ancora in mezzo a noi per aver trasformato in un capolavoro narrativo “Il Canto del pane”.
Angela, artista unica, sempre velata, ma per me facilmente leggibile nella sua identità. La sento e la sentirò sempre mia anche in lontananza.
Il mio sguardo su di lei sarà sempre scoprire quel velo, uno svelamento che si può comprendere soltanto attraverso la trasposizione dell’oggetto estetico.
Loredana Paolicelli
pianista, compositrice