Angela fa parte di quel popolo di attrici e attori che mi fanno ritrovare le profonde ragioni che mi hanno portato a dedicare tanta parte della mia vita al teatro. Molte di esse sono ancora sconosciute ed ogni incontro con persone vivide, sincere e di talento è un’occasione per scoprirle insieme, le mie e le loro.
Angela è uno scrigno del tesoro pieno di sorprese, anche per lei stessa, che, nonostante un naturale pudore che apprezzo molto e che avvolge le sue azioni di teatro di una sorta di nebbia magica che le rende ancora più potenti, si lascia volentieri stupire dalle molte Angele che vi sono racchiuse e lascia che chi guida il lavoro cerchi di dare ad ognuna di loro la sua voce, presenza, movimenti, parole.
Angela può essere demoniaca e angelica, bellissima e bruttissima, comica e tremenda.
Credo che ogni persona abbia un potenziale straordinario di immaginazione, ma non per tutti è possibile dipanarlo, espanderlo. Non tutti hanno quella capacità e quella volontà che, attraverso pensiero, lavoro e ricerca, sa affiancare ragione e istinto, improvvisazione e definizione, canto e parola, scrittura originale e interpretazione.
Angela diventa un radar sulla scena, un elemento ordinatore di spazio, azioni e ritmo. Ho potuto affidarle i compiti più difficili senza che venissero mai disillusi, sia che si trattasse di azzardare una totale trasparenza e nudità, sia che si trattasse di improvvisare su una traccia testi in bilico tra naturalismo e favola, sia che le chiedessi di tenere quella leggerezza preziosa e rara che permette di scivolare dalla tragedia più cupa alla comicità, allo scherzo, nel turbine dell’apparente follia che consente il teatro, che in questo modo però, non fa che accostarsi alla vita, tanto complessa e strana, tanto semplice e immediata e vasta che abbiamo necessità di vederla attraverso le arti, strumenti meravigliosi di consapevolezza.
Guidare uno spettacolo dove lei fosse attrice mi ha fatto sentire la forza della complicità e il regalo prezioso del suo tempo e della sua energia, senza riserve. Ho ritrovato quella meravigliosa sensazione che mi fa sentire più coraggiosa nel salto. Angela sa bene che chi guida non sa dove andrà, ma proprio per questo si fida, è curiosa e lancia un messaggio silenzioso: ci sono. E si salta insieme, nel vuoto, che poi si scopre che vuoto non è, ma mistero.
Elena Bucci
attrice, autrice, regista