Forse il fulcro de Il misantropo non è il misantropo: è Célimène, invece, ma Célimène chi è? Di lei sappiamo che “possiede l’arte di piacere” e infatti piace: gli ammiratori fanno la fila alla sua porta, ognuno attende il turno e poi, neanche fosse uno spettatore con in mano il suo biglietto, viene accompagnato in salotto da un annuncia-presenze che si comporta come si comporta una maschera in platea: questo è il posto, signore, prego si accomodi.
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